“Portami ovunque, portami al mare, portami dove non serve sognare.”
Giornate lente e inconcludenti, che sembrano castighi. In cui il caldo si mischia con la pioggia e il cielo si copre di nuvole. Quando il caffè non basta per farmi svegliare e gli occhi rimangono sempre un pò assonnati, sempre un pò assenti, sempre un pò piccoli. Le parole rimbombano ovattate. Sembrano suoni incomprensibili. Suoni lontani. E il corpo diventa pesante e lento, come se non fosse mio.
Vorrei essere altrove. Magari con i piedi a mollo nell’acqua fredda e il sole che luccica all’orizzonte. Sì. Lasciatemi lì. Dove il cielo che si confonde con il mare e tutto sembra essere assolutamente perfetto.
Photo by Antonio Bruno Photogaphy.
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