In collaborazione con Codice Edizioni.
Una sera di febbraio del 1965, un uomo con la passione per gli abiti in mohair, un volto insolitamente rugoso e una vaga somiglianza con Humphrey Bogart fece il suo ingresso nel ristorante della Camera dei Comuni. Si chiamava Peter Bessell, ed era il parlamentare del Partito Liberale inglese eletto nel collegio di Bodmin, in Cornovaglia. In Parlamento da appena sei mesi, Bessell era ancora disorientato e intimidito da quell’ambiente, e avendo lì pochi amici si era abituato a mangiare da solo. Quella sera però sentì una voce alle sue spalle che lo invitava a cena. Era un suo collega di partito, Jeremy Thorpe.
Quando ho accettato di leggere il romanzo Uno scandalo molto inglese di John Preston, publicato nel novembre 2017 da Codice Edizioni, ero molto incuriosita. Con questo romanzo l’autore, giornalista del Sunday Telegraph, ha riportato alla ribalta uno scandalo che ha colpito il mondo della politica inglese negli anni Settanta. Si tratta, dunque, di un thriller politico in cui viene raccontata la storia di Jeremy Thorpe, leader del Partito Liberale, il quale venne accusato dall’ex modello Norman Scott di essere stato il suo amante. Il problema è che negli anni Settanta l’omosessualità era vietata in Inghilterra e da qui sono nati i problemi di Thorpe, che è stato il protagonista di quello che è stato definito il processo del secolo.
UNO SCANDALO MOLTO INGLESE
di John Preston
Casa editrice: Codice Edizioni Lunghezza: 429 p.Formato Kindle: € 14,99 Copertina Flessibile: € 17,85
VOTAZIONE: *
Ho iniziato a leggere questo romanzo con grande entusiasmo perché le premesse erano ottime. Suspence, colpi di scena, fatti reali. Tutto faceva presupporre che il libro mi sarebbe piaciuto, che è stato poi il motivo per il quale ho accettato di leggerlo. La realtà è stata purtroppo diversa, tanto da avermi spinta ad abbandonare la lettura a circa metà. Nonostante gli eventi fossero oggettivamente molto interessanti, soprattutto per me che non avevo mai sentito parlare di questo scandalo, devo dire che ho trovato il libro molto noioso. Il problema, per me, è stato che mi aspettavo di trovare un racconto romanzato, espediente che avrebbe sicuramente reso i fatti più appetibili per il lettore, e invece ho avuto la costante sensazione di stare leggendo un elenco freddo e oggettivo di fatti, nomi, eventi, leggi e sotterfugi che mi hanno totalmente scoraggiata e annoiata.
Se qualcuno di voi conosce questo libro e ha un’opinione diversa, sono sempre molto felice di prendere in considerazione altre prospettive.
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