Sono tempi difficili, quelli che stiamo vivendo. Ci sentiamo tutti come se le nostre vite siano state messe in pausa. Le abbiamo messe da parte, in un angolino che non sapevamo neanche di possedere. E quello che ci resta da fare è solo riappropriarci del nostro tempo e ritrovare la gioia per le piccole cose. Un piatto cucinato insieme, il profumo del bucato appena fatto, il sole che entra dalla finestra. In questo periodo di quarantena ho un umore molto altalenante, ma mi sono imposta una routine, per non perdermi in pensieri distruttivi. Uno dei momenti che mi concedo quotidianamente è la mia ora d’aria con il libro in mano. Generalmente dopo pranzo. Generalmente nel nostro giardino, sotto il sole. Afferro la lettura del momento e per un’ora, semplicemente, non esisto.
Ecco come, dopo un anno difficile che non accenna a cambiare, sto ritrovando, poco per volta, la voglia e il desiderio di perdermi – ancora – dentro un libro. Grazie ad un virus che mi ha imposto di rallentare, senza farmi sentire in colpa. In poco tempo ho divorato quanto restava di La regina dei castelli di carta di Stieg Larsson (di cui vi ho parlato in questo post) e letto in un fulmine – almeno per le mie statistiche dell’ultimo anno – Berta Isla di Javier Marías
. Così ho dato il benvenuto a due nuovi romanzi, che sono presto diventati i protagonisti della mia ora d’aria.
LO STRANIERO VENUTO DAL MARE
di Winston Graham
Casa Editrice: SONZOGNO Lunghezza: 460 PAGINE Collana: ROMANZI Data di Pubblicazione: 27 FEB 2020
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MANGIA PREGA AMA
di Eizabeth Gilbert
Casa Editrice: BUR BIBLIOTECA UNIV. RIZZOLI Lunghezza: 376 PAGINE Collana: BEST BUR Data di Pubblicazione: 8 MAG 2013
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